Urbanistica

Le nuove piazze di Spinea

Primo premio al concorso per la riqualificazione del cuore di Spinea. Il progetto è stato sviluppato secondo 4 diversi livelli di densità edificatoria: da 5500 mq snp a 9500 mq snp con altezze degli edifici da 13 a 31m.

L’idea generale del progetto di riqualificazione dell’area di Piazza Marconi e Piazza Fermi per la Città di Spinea, genera un sistema di spazi che articolandosi danno vita ad un nuovo contesto urbano che permette di relazionare la parte del centro con le preesistenze storiche, “sacrificate” nel passato, mettendole al centro di nuovi percorsi relazionali con l’intento di restituire identità ai luoghi.
Il progetto prevede più soluzioni che rispondono ai requisiti di bassa, media e alta densità edilizia, la flessibilità d’uso al suolo è generata da una tessitura organica che definisce di volta in volta la regola planimetrica e spaziale.
In ogni soluzione sono previsti interventi di trasformazione con articolazioni funzionali comuni, spazi pubblici pedonali di grandi dimensioni, in grado di accogliere attività pubbliche, commerciali e insediamenti residenziali con una ridistribuzione più razionale allo svolgimento del mercato settimanale (vedi schema pagina seguente). La fattibilità del progetto è subordinata alla suddivisione per comparti che prevedono come forma ricorrente la ricomposizione del tessuto urbano, la demolizione di alcuni edifici esistenti già previsto dal vigente P.R.G., l’inserimento di nuove potenzialità edificatorie organicamente articolate con l’intento di generare nuove configurazioni spaziali e nuove motivazioni relazionali.

Il bando evocava come obiettivi strategici quattro differenti soluzioni con vari livelli di densità edilizia, la valutazione dei luoghi pubblici, una nuova organizzazione dello spazio destinato a mercato, aree verdi, integrazione e flessibilità d’accesso adeguatamente raccordato al contesto infrastrutturale.
L’area indicata dall’intervento è stata suddivisa in tre comparti edilizi derivanti dalla “perimetrazione” che delimita il progetto e dal rapporto di demolizione/ricostruzione dei volumi. La richiesta del Bando di ri-pensare agli spazi esterni, di progettare un nuovo assetto urbanistico dell’area e di riqualificare gli spazi destinati ad accogliere nuovi esercizi commerciali, nonché nuove residenze e servizi, compensando i volumi demoliti nel fronte strada di via Roma, ha portato ad una proposta unitaria nella pavimentazione complessiva creando un legame tra le parti attualmente slegate del territorio centrale.
La griglia vuole fornire una “piattaforma” all’interno della quale sono ricollocati gli elementi di pregio esistenti e inseriti quelli ritenuti necessari per dare un nuovo “impulso” al cuore della “città”. Le piazze Marconi e Fermi , la chiesa di S. Vito e Modesto, villa del Maino (completamente nascosta dai condomini che si affacciano su via Roma) necessitano di una visione unitaria dove il cittadino sia in grado di percepire le parti e dove la presenza di una viabilità non più sostenibile penalizza la possibilità di integrazione e fruibilità
del tutto.
La scelta di “liberare” l’asse centrale dal traffico automobilistico per mettere il cittadino al centro dei luoghi, restituendo un’ottica di visione unitaria tra il tutto e le parti , lasciando l’accesso solo ai mezzi dei frontisti, di soccorso ed al trasporto delle merci per l’allestimento del mercato nei luoghi preposti. La demolizione delle parti aggregate nel tempo, senza valore storico-culturale, permette di “svuotare” l’area compressa dell’asse centrale dando respiro alla villa e ai volumi architettonici di pregio; si vengono così a creare dei punti verdi di respiro all’interno del percorso che connette le parti.

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